La concimazione di fondo, detta anche di pre-impianto, ha come scopo principale quello di aumentare la fertilità biologica e la concentrazione degli elementi minerali nel suolo, apportando grandi quantità di nutrienti carenti.
Grazie alla concimazione di fondo è possibile creare la base agronomica necessaria al corretto svolgimento della produzione delle piante.
Si distingue dalla normale concimazione per il suo carattere di straordinarietà.
In genere si esegue:
- una sola volta prima della messa a coltura di un terreno destinato alle coltivazioni erbacee;
- prima dell’impianto di una piantagione legnosa (vigneto, frutteto, oliveto).
La concimazione di fondo assicura la buona riuscita delle colture poliennali come i frutteti, mentre, nel caso di colture in ambiente protetto, è preferibile limitare questo tipo di intervento perché le serre sono tutte provviste di impianti di distribuzione dell’acqua a goccia o per aspersione sulle colture, e quindi si può utilizzare in maniera efficace la fertirrigazione.
Il dosaggio nella concimazione di fondo.
Il dosaggio in una concimazione di fondo si basa sui risultati forniti da un’analisi chimico-fisica del terreno che riguarda: dotazione degli elementi nutritivi, densità apparente, tessitura, pH, calcare totale e attivo, conducibilità elettrica, sostanza organica, capacità di scambio cationico, azoto totale, fosforo assimilabile e potassio scambiabile.
Come avviene la concimazione di fondo.
Questo tipo di fertilizzazione prevede la distribuzione di sostanze nutritive a lento rilascio, che vengono immesse in maniera graduale nel corso del ciclo di vita della pianta. Normalmente vengono usati concimi fosfatici, potassici ed organici.
Gli orientamenti in funzione del contesto cambiano a seconda degli elementi nutritivi, soprattutto in relazione alla loro mobilità nel terreno:
L’azoto è il principale macroelemento per la pianta ed è molto mobile, sia nel terreno, sia nella pianta.
Per questo motivo è decisamente sconsigliato il suo apporto prima del trapianto nelle colture in pieno campo e deve essere ridotto al minimo in coltura protetta (max il 10% delle asportazioni totali).
Il fosforo è un elemento poco mobile, che stimola l’emissione di nuove radici nel terreno e si presta per la concimazione pre-impianto.
Il potassio è anch’esso poco mobile nel terreno e si presta bene alle concimazioni di fondo. È l’elemento che migliora la qualità dei frutti e, per questo motivo, se ne raccomanda la somministrazione durante la maturazione degli stessi.